Il Maker Lab Michele Rua, inaugurato alla fine del 2021, è oggi uno dei progetti che maggiormente coinvolge il territorio di Barriera di Milano, offrendo opportunità a ragazze e ragazzi di diverse fasce d’età e provenienze geografiche.

È nato sotto la guida di esperti volontari che, preoccupati per la situazione dei bambini post lockdown, hanno proposto un percorso di formazione ed entusiasmato educatori e volontari con “la regola delle 4P”:

  • passion
  • project
  • peer
  • play

Grazie al supporto della Fondazione Rosolen è stato possibile allestire uno spazio innovativo e stimolante con 3 corner: falegnameria, sartoria e sviluppo digitale.

Da subito, le attività hanno coinvolto giovani, adulti e anziani, generazioni accomunate dalla passione per la sperimentazione e l’apprendimento.

IL FUNZIONAMENTO DEL MAKER LAB

Il Maker Lab Michele Rua ha l’obiettivo di riscattare i ragazzi che incontrano difficoltà nello studio, nella concentrazione adoperandosi nell’offrire un metodo di apprendimento creativo che consenta loro di conoscere in maniera differente, e di conseguenza stimolare il loro interesse.

Il Maker si configura come il mezzo attraverso il quale è possibile implementare l’approccio tradizionale alla didattica, caratterizzato dall’insegnamento frontale, al fine di permettere ad ogni ragazzo di entrare in contatto con la propria passione e di associarla all’attività didattica.

Si tratta quindi di accogliere i ragazzi nella loro fragilità e insicurezza, per offrire loro l’opportunità di comprendere che sono in grado di raggiungere obiettivi concreti e di provare soddisfazione nel loro lavoro.

L’incertezza e la fragilità sono spesso comuni tra i giovani, che spesso ritengono di non essere dotati di talenti, di non saper fare nulla e di non essere in grado di crescere.

Il Maker può fornire un efficace supporto per riacquistare fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità. Per molti ragazzi, il Maker è diventato una casa che accoglie. Il concetto di “maker come casa” può essere considerato come una base fondamentale e trasversale di ogni criterio e attività educativa.

Quattro parole possono aiutare a guidare la riflessione:

  • accoglienza: La prima parola riveste un’importanza cruciale sia a livello strutturale che umano. È essenziale che il luogo in cui le attività vengono svolte sia bello, pulito e organizzato;
  • continuità educativa: il Maker non mira a coinvolgere i ragazzi solo a breve termine, ma a creare un ambiente che possa stimolarli a lungo. La continuità educativa richiede uno sguardo attento alle esigenze dei singoli, che possa essere coltivato anche attraverso proposte e iniziative mirate;
  • familiarità: il “maker come casa” rappresenta una filosofia educativa che mette al centro la persona. Nel perseguimento di tale scopo, viene posto in primo piano il singolo, con le sue specifiche capacità e aspirazioni. Conoscere e chiamare tutti per nome, valorizzare le espressioni personali, includere il contributo individuale nei progetti di classe, correggere senza umiliare… sono solo alcuni dei modi attraverso cui il Maker può essere casa per i ragazzi che intercetta.

A livello educativo, il Maker aiuta i ragazzi a uscire da ambienti pericolosi per frequentare un luogo presidiato ed educativo in cui poter trascorrere del tempo. I volontari e gli educatori del Maker hanno il compito di mantenere vivo e stimolante questo spazio affinché i ragazzi siano invogliati a tornarci.

Il Maker Lab ha anche l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle discipline STEAM, comprendenti l’alfabetizzazione informatica, il pensiero computazionale e l’integrazione di elementi elettronici con altri materiali.

LE ATTIVITÀ IN ORARIO SCOLASTICO

Le attività che si svolgono durante l’orario scolastico richiedono una fase preliminare di co-progettazione tra l’educatore e gli insegnanti, in cui vengono stabiliti gli obiettivi di apprendimento e di competenza, gli orari e i luoghi delle attività e il loro sviluppo.

Una volta concordati questi aspetti, viene stilato un patto di corresponsabilità tra l’opera salesiana, la scuola, la famiglia e i beneficiari, che definisce le responsabilità di ciascuno nella realizzazione dell’attività maker.

Questo patto viene sancito attraverso la firma di tutti i soggetti coinvolti.

LE ATTIVITÀ IN ORARIO EXTRA-SCOLASTICO

All’interno dell’Oratorio Salesiano Michele Rua, sono stati esplorati due approcci differenti per aprire il Maker Lab al di fuori degli orari scolastici.

Maker Open: attraverso questa modalità, i ragazzi possono accedere liberamente ai laboratori, che comprendono i corner digitale, sartoria e falegnameria. In ogni corner, i ragazzi hanno la possibilità di scegliere se sviluppare un progetto personale o di gruppo, oppure aderire a una proposta già pensata, con l’aiuto dei volontari. Per partecipare, è necessario essere in possesso della tessera dell’oratorio. Gli obiettivi del Maker Lab sono molteplici e includono lo sviluppo della manualità e del pensiero creativo, la metacognizione rispetto alle proprie attitudini e potenzialità, la capacità di lavorare insieme ad altri, il senso di autoefficacia, la capacità di esprimere correttamente un proprio bisogno o difficoltà, la capacità progettuale e lo spirito d’iniziativa.

Maker Experience: si tratta di un percorso di formazione che prevede 3 incontri di 2 ore ciascuno, durante i quali i partecipanti, che scelgono di iscriversi autonomamente, vengono divisi in gruppi di lavoro e si impegnano in un progetto di gruppo, partendo da un tema comune, per svilupparlo e realizzarlo in un manufatto che combini tutti i laboratori presenti.

Le attività proposte presso il Maker Lab presentano una forte componente progettuale, oltre che manuale, in quanto la progettualità rappresenta una modalità di coinvolgimento attiva del ragazzo, che gli consente di soffermarsi sul problema e di affrontarlo in modo consapevole e organizzato.

La ragione per cui viene proposta la Maker Experience risiede nella constatazione di una generale e diffusa passività dei partecipanti durante le attività “maker open”, in particolare nel corner digitale. Si ritiene che le potenzialità insite nel lavoro manuale non vengano sviluppate appieno senza una motivazione alla base, ovvero senza un progetto che il ragazzo senta proprio e che voglia portare a termine.

Il progetto Maker Experience offre quindi un percorso formativo che consente ai partecipanti di lavorare in gruppo su progetti complessi che richiedono tempo per essere sviluppati, acquisire competenze, risolvere problemi e infine comunicare e condividere i risultati.

Gli obiettivi delle attività proposte nel corso della Maker Experience sono vari: sviluppare la capacità dei partecipanti di riflettere sui problemi e definirli prima di affrontarli, incentivare l’aspetto progettuale del Maker Lab per evitare che diventi un’attività ludica fine a se stessa, fornire competenze reali attraverso la progettazione e la realizzazione di attività con tale scopo e promuovere lo svolgimento di attività di gruppo per evitare che il Maker Lab diventi un’esperienza solamente individuale.

DESTINATARI RAGGIUNTI NEI PRIMI DUE ANNI DI ATTIVITÀ

I numeri che raccontano le prime annualità di apertura del Maker Lab sono per noi di grande incoraggiamento e ci fanno continuare a credere che questa possa essere una buona ed efficace risposta alle esigenze dei bambini e dei ragazzi del nostro quartiere.

Nei laboratori del mattino e del pomeriggio e nelle attività estive sono passati già più di 1500 bambini, coinvolti circa 100 tra docenti ed educatori e soprattutto abbiamo raggiunto almeno 400 nuclei familiari.

Questa per noi è la grande sfida che cerchiamo di portare avanti: attraverso i ragazzi arrivare a coinvolgere l’intero nucleo famigliare per riuscire, là dove necessario, ad intercettare i bisogni e le necessità di ciascuno di essi.

A tal proposito abbiamo avviato, negli stessi orari di apertura pomeridiana del Maker Lab anche due corsi di avviamento all’informatica per adulti e di acquisizione delle conoscenze base della lingua italiana in particolare per mamme straniere.

Abbiamo anche stipulato Protocolli d’Intesa con alcune scuole secondarie di primo grado del territorio e pensiamo di allargare la collaborazione anche con le scuole secondarie di II grado con le quali già abbiamo in essere esperienze di PTCO.

Infine, abbiamo già sperimentato moduli formativi di 40 ore per educatori, formatori e gli oltre 30 volontari che quotidianamente ci sostengono e accompagnano nella gestione e conduzione dei laboratori.

MATERIALE ACQUISTATO CON I FONDI “ROSOLEN”

I fondi della Fondazione Rosolen sono stati utilizzati per implementare la dotazione dei laboratori e nello specifico acquistare:

  • materiale digitale come monitor promethean e notebook;
  • attrezzatura per i laboratori come per esempio serie sgorbie per tornio legno, Lego educational Spike, stampante 3D e materiale per consentirne l’utilizzo;
  • materiale di consumo come per esempio seghetti, chiodi, compensato, punte, aghi, nastri di iuta, sfere di lana, cutter, tempere.

PROSPETTIVE FUTURE

Il Maker Lab presente presso il Michele Rua si trova attualmente in una fase iniziale che richiede il giusto tempo per poter maturare e raggiungere l’obiettivo prefissato, ovvero diventare il luogo d’eccellenza per l’innovazione della didattica.

Il Maker Lab non si prefigge soltanto di offrire delle attività gratuite, ma piuttosto di creare un luogo in cui si attivano processi trasformativi, dove i ragazzi diventando i protagonisti principali di un’esperienza formativa stimolante, coinvolgente e attiva.

L’ambiente Maker desidera rappresentare una vera e propria opportunità per il territorio, al fine di intraprendere un percorso di innovazione, offrendo la possibilità di apprendere come interagire con il mondo digitale, avvalendosi della presenza di educatori professionisti, in grado di fungere da mediatore tra i ragazzi e le tecnologie disponibili.

Inoltre, offre ai ragazzi la possibilità di entrare in contatto con una nuova modalità di apprendimento, all’avanguardia e in linea con le tendenze del momento, creando piani personalizzati e ambienti collaborativi in grado di rispondere alle attitudini e propensioni dei ragazzi.

Le considerazioni sull’importanza del Maker Lab per il territorio vanno analizzate alla luce del contesto in cui si trova l’Oratorio Salesiano Michele Rua, ovvero il quartiere Barriera di Milano.

Questa zona è caratterizzata da povertà multi-fattoriali, che non si limitano solo alla sfera economica, ma comprendono anche varie forme di dipendenza, fragilità psicologiche e una carenza formativa. Inoltre, la situazione demografica di Torino, in cui solo l’11% della popolazione è composto da giovani sopra i 14 anni, mentre il 25% è ultra-sessantacinquenne, evidenzia la grande concentrazione di giovani in Barriera di Milano.

Ci auguriamo che i Maker Labs possano essere ampliati sia negli spazi che nelle proposte offerte e si possa sempre più ampliare la platea di ragazzi coinvolti.